La partecipazione alla vita pubblica è il cardine della nostra forma di governo, la Repubblica, che a sua volta trova il suo fondamento nei valori della carta costituzionale. La “res publica” ovvero la “cosa di tutti” fu la scelta fatta nel 1946 con un referendum dal risultato chiaro: su 25 milioni di votanti il 54% scelse la Repubblica e soli il 46% la Monarchia.
Maggio 2023
Sono passati già 30 anni dalla strage di via dei Georgofili era il 27 Maggio del 1993 quando a Firenze, vicino alla bellissima e frequentatissima Galleria degli Uffizi, esplose un’autobomba. La deflagrazione fu devastante, a causa dell’aggiunta successiva, da parte di elementi non mafiosi, al tritolo messo dai mafiosi, di esplosivo T4.
La lotta alle diseguaglianze solleva un grosso interrogativo: dov’è che bisogna intervenire? Ovvero, lo sforzo è di rendere tutti eguali nelle condizioni di partenza o al traguardo finale? La questione non è da poco poiché influisce sul tipo di società e di Stato che saremo chiamati ad edificare
IL RICORDO DI GIOVANNI FALCONE. “UNA COMMEMORAZIONE SEMPRE PIU’ IPOCRITA”
Alle commemorazioni della strage di Capaci da oltre trent’anni c’è la gara per presenziare e ottenere visibilità mediatica. La maggioranza presente sul palco però è composta da un gran numero di persone che in vita Giovanni Falcone lo hanno sempre aspramente criticato ed isolato.
CONTRO L’EGOISMO DEL NEOLIBERALISMO “À LA CARTE” CHE CI HA DOMINATO PER TROPPO TEMPO
La teoria neoliberista si basa sul falso presupposto che le persone abbiano sempre “infinite possibilità”. Questa ideologia ritiene che bisogna essere pronti ed essere all’altezza per
SCONFIGGERE LA DISUGUAGLIANZA ATTRAVERSO UN SISTEMA IMPOSITIVO GIUSTO PROGRESSIVO E DEMOCRATICO, MA L’ITALIA NON È PRONTA
Negli ultimi tre decenni, l’1% della popolazione più ricca nel mondo ha accumulato il doppio delle
ricchezze del restante 99% del resto degli abitanti del nostro pianeta. Per capire come, facciamo un
semplice esempio: Elon Musk [1] ha pagato per anni una aliquota fiscale [2] effettiva del 3% circa,
mentre una piccola commerciante di riso in Uganda
San Tommaso Moro, patrono dei governanti e dei politici, seppe testimoniare fino al martirio la «dignità inalienabile della coscienza». Pur sottoposto a varie forme di pressione psicologica, rifiutò ogni compromesso e senza abbandonare «la costante fedeltà all’autorità e alle istituzioni legittime» che lo distinse, affermò con la sua vita e con la sua morte che «l’uomo non si può separare da Dio, né la politica dalla morale»