LA NOSTRA BELLA ITALIA

di Annamaria DI STASIO

La mente umana vaga. Ieri ho gustato il Paan co’ Santi portatomi direttamente da Siena, la città in cui ho vissuto da studentessa e, contemporaneamente, in TV si trasmetteva il programma di Cazzullo dedicato alla Divina Commedia. Un ripasso fa sempre bene, soprattutto all’anima

Mi sono tornate alla memoria  le immagini delle bellezze che ho avuto la fortuna di vedere  quando, stanca di stare sui libri, mi ossigenavo la mente passeggiando tra i vicoli senesi, avvolta dall’odore del cucinato proveniente dalle case o dai ristoranti e divertita dai canti e dal vociare dei contradaioli . Alle volte entravo in una Chiesa o in un  Museo.  Siena, odio e amore, ha visto gli anni migliori della mia esistenza vissuti tra l’aggressività della mia malattia agli occhi e la gioia di godere dell’attaccamento  alla vita stessa.

Nonostante tutto, divisa tra Università e Ospedale,  in quella città mi sentivo in un nido. Sebbene, forse, essa  sia un po’ cambiata da allora, credo che il fascino  di Siena e di tantissime  altre città d’ Italia, sia dovuto alla sensazione di essere tra gli Umani. La vita, in quei luoghi, ha un ritmo dal sapore più lento. Tra le stradine si percepisce il lavoro degli artigiani e la grandezza delle opere d’arte , una realtà orgogliosamente italiana, unica al mondo. Ma ora le cose sono diverse. Siamo abitanti di una Italia che non si ferma davanti all’Uomo, ai suoi bisogni e alle sue sofferenze , che mette al primo posto il denaro e non partecipa alle risoluzioni di pace.

Durante il mio cammino di vita, oltre ad essere io stessa una disabile sensoriale costretta  a costanti rinunce e a nuovi  adattamenti a causa della progressione della malattia, ho avuto la splendida opportunità di sostenere  i disagi  dei  molisani nella mia condizione. La gente soffre ma il Governo risulta impegnato negli affari di cuore e nelle continue figuracce che anche noi Italiani subiamo di riflesso. 

Che tristezza infinita! La nostra bella Italia dalle Maestrie invidiate da tutto il mondo ridotta allo scherno di tutti! La cosa più grave, a mio avviso, è che non si prende coscienza di ciò.

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