Dalla rivoluzione francese ad oggi “libertà” ed “uguaglianza” hanno animato il dibattito politico. Nel
secolo breve si è contrapposta l’eguaglianza alla libertà, che solo il “mondo libero” offriva. In realtà
l’uguaglianza è libertà come, già nel novecento, ci suggeriva l’articolo 3 della nostra Costituzione.
L’eguaglianza è innanzitutto l’idea di “libertà dalle interferenze e limitazioni” dell’altro, compreso dello
Stato, ed, inoltre, essa è “libertà di realizzazione dei percorsi di vita”. Ma soprattutto l’eguaglianza è
“libertà dalle dipendenze” poiché essa rimuove quegli ostacoli di ordine economico e sociale che
impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Finché una persona è in condizione di dipendenza questa non è libera davvero ed, oggigiorno, solo
l’effettiva realizzazione dell’uguaglianza, soddisfacendo i bisogni del cittadino (istruzione, giustizia,
sicurezza, salute e cura), crea la vera libertà.