“Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione” (art. 67 della Costituzione).
Che cosa c’è di più “patriottico”, allora, dell’esposizione di una bandiera diversa dal tricolore nel Senato della Repubblica, in occasione dell’approvazione di un disegno di legge volto a dare a una sola parte della Nazione (quella più ricca) ancora più risorse di quante non ne abbia già?
Dovremmo cominciare a pretendere che le parole tornino ad essere utilizzate nel loro senso proprio. Al più presto.
Autore
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Michele Barone è un giurista, dottore di ricerca in "Innovazione e gestione delle risorse pubbliche" nell'Università degli Studi del Molise nell'ambito del settore scientifico del Diritto costituzionale e abilitato all'esercizio della professione forense. Già presidente del Comitato molisano per il No nel referendum costituzionale sulla riforma "Renzi-Boschi", è ora presidente dell'associazione Uniti per la Costituzione e membro del direttivo nazionale del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale.
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