LA CATASTROFE SI AVVICINA?

di Michele BLANCO

Nel 1999, la NATO, senza nessun mandati dell’ONU unico organo, secondo il diritto internazionale, che poteva autorizzare una simile azione, ha bombardato Belgrado e la Repubblica Serba, per 78 giorni con l’obiettivo di smembrare la Serbia e dare vita a un Kosovo indipendente e filo Statunitense. Oggi  nel Kosovo ha sede una delle principali basi NATO nei Balcani. Nel 2001, gli Stati Uniti hanno invaso l’Afghanistan, provocando oltre 200.000 morti, un Paese devastato e nessun risultato

politico o di democrazia effettivamente instaurata, anzi con i talebani saldamente al potere. Nel 2002, gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente dal Trattato sui missili anti-balistici, nonostante le strenue obiezioni della Russia, aumentando drasticamente il rischio della proliferazione dell’uso delle armi nucleari. Nel 2003, gli Stati Uniti e gli alleati della NATO hanno rinnegato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite entrando in guerra in Iraq con un pretesto, dimostratosi falso e inventato, cioè l’esistenza di armi di distruzione di massa che non c’erano. L’Iraq è ora devastato, non è stata raggiunta una vera pacificazione politica e il parlamento eletto ha una maggioranza pro-Iran e assolutamente anti-occidentale. Nel 2004, tradendo gli impegni presi con la Russia, gli Stati Uniti hanno proseguito con l’allargamento della NATO, questa volta con l’ingresso degli Stati baltici, dei Paesi della regione del Mar Nero (Bulgaria e Romania) e dei Balcani. Nel 2008, nonostante le pressanti e strenue obiezioni della Russia, gli Stati Uniti si sono impegnati ad allargare l’alleanza NATO alla Georgia e all’Ucraina. Nel 2011, gli Stati Uniti hanno incaricato la CIA di rovesciare il governo siriano di Bashar al-Assad, alleato della Russia. La Siria è stata totalmente devastata dalla guerra, con la distruzione quasi totale delle città siriane, milioni di profughi, centinaia di migliaia di morti e feriti. Gli stessi Stati Uniti non hanno ottenuto alcun vantaggio politico e con Bashar al-Assad al potere più forte di prima. Nel 2011, la NATO ha bombardato la Libia per rovesciare Moammar Gheddafi. Il Paese, che era veramente molto prospero, pacifico e stabile, è ora completamente devastato, in una continua guerra civile tra svariate fazioni ed in completa rovina. Nel 2014, gli Stati Uniti hanno cospirato con le minoritarie forze nazionaliste ucraine per rovesciare il presidente regolarmente eletto,  Viktor Yanukovych, in elezioni ritenute perfettamente regolari dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Il Paese si trova ora in un’aspra guerra. Nel 2015, gli Stati Uniti hanno iniziato a piazzare i missili anti-balistici Aegis in Europa orientale (Romania), a breve distanza dalla Russia. Nel 2016-2020, gli Stati Uniti hanno sostenuto l’Ucraina nel minare l’accordo di Minsk II, nonostante il sostegno unanime da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il Paese si trova ora in un’aspra guerra. Nel 2021, la nuova amministrazione Biden ha rifiutato di negoziare con la Russia sulla questione dell’allargamento della NATO all’Ucraina, provocando l’invasione da parte della Russia di Putin. Nell’aprile 2022, gli Stati Uniti invitano l’Ucraina a ritirarsi dai negoziati di pace con la Russia. Il risultato è l’inutile prolungamento della guerra, con un aumento del territorio conquistato dalla Russia.

Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti hanno cercato e cercano tuttora, senza riuscirci e fallendo costantemente, un mondo unipolare guidato da un’egemonia statunitense, in cui Russia, Cina, Iran e altre grandi nazioni devono essere solo sottomesse al potere degli Stati Uniti. In questo cosiddetto “ordine mondiale” guidato dagli Stati Uniti (questa è l’espressione comunemente usata dagli stessi Usa), gli Stati Uniti e solo gli Stati Uniti hanno diritto di determinare l’utilizzo del sistema bancario basato sul dollaro, il posizionamento delle basi militari all’estero, l’estensione dell’adesione alla NATO e il dispiegamento dei sistemi missilistici statunitensi, senza alcun veto o voce in capitolo da parte di altri popoli e Paesi.

Questa politica estera arrogante ha portato a guerre continue, paesi devastati, milioni di morti, una crescente rottura delle relazioni tra il blocco di nazioni guidato dagli Stati Uniti – una piccola minoranza nel pianeta e ora nemmeno più economicamente dominante – e il resto del mondo, un’impennata globale delle spese militari, mentre lentamente ci conduce verso una sempre più possibile terza guerra mondiale che significherebbe la fine del mondo. Il saggio sforzo europeo di coinvolgere Russia e Cina in una collaborazione strategica economica e politica, sostenuto con entusiasmo dalla leadership russa e cinese, è stato contrastato e oggi infranto dalla feroce opposizione delle varie amministrazioni degli Stati Uniti, preoccupati solo che ciò avrebbe potuto minare il dominio assoluto statunitense.

Oggi il voto del parlamento europeo, purtroppo, sta  minando le ultime possibilità di fermare il conto alla rovescia verso una catastrofe di immani proporzioni come una ennesima guerra mondiale che porterà probabilmente alla fine della stessa umanità.

Autore

  • Michele BLANCO. Dottore di ricerca in “Diritti dell’uomo e Diritti fondamentali. Teorie, etiche e simboliche della cittadinanza” presso la facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli. Tra i suoi saggi più rilevanti si ricordano: “La vera ragione dei diritti umani e la democrazia partecipativa come premessa al reciproco riconoscimento tra i popoli” (2006), “Democrazia deliberativa ed opinione pubblica emancipata” (2008), “Cosmopolitismo e diritti fondamentali” (2008), “Diritti e diseguaglianze. La crisi dello stato nazionale e al contempo dello stato sociale” (2017), “Nota critica a Thomas Piketty, Capitale e ideologia” (2021) “Nota critica a Katharina Pistor , Il codice del capitale. Come il diritto crea ricchezza e disuguaglianza”, 2021. “Recensione critica a Thomas Piketty, Una breve storia dell’uguaglianza”  2021.

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