La Gallup nel 2024 ha pubblicato un sondaggio a livello internazionale (realizzato nell’anno 2023) con una domanda molto semplice: “se il tuo paese fosse coinvolto in una guerra, saresti disposto a combattere?”
I dati delle risposte dimostrano che ci sono profonde differenze nel rapporto con il proprio paese dei popoli del mondo (i cittadini dei paesi ricchi e occidentali, con poche eccezioni, sono i meno disposti a combattere).
Prima di tutto i dati aggregati mondiali:
52% sì, combatterei (era il 61% solo nel 2023);
33% no, non combatterei (era il 27% nel 2014);
17% non so;
Se prendiamo in considerazione solo i paesi del G7 la percentuale di chi combatterebbe è solo del 31% (per il resto del mondo, senza il G7, è il 61%)
Negli stati occidentali le percentuali di chi dichiara che combatterebbe per il proprio paese crollano:
SPAGNA 29%
GERMANIA 23%
GIAPPONE 9%
C’è più volontà dichiarata di combattere nei paesi anglosassoni e scandinavi:
47% SVEZIA
41% STATI UNITI (più un 25% di incerti)
33% REGNO UNITO
All’est?
ARMENIA 96%
GEORGIA 83%
UCRAINA 62%
POLONIA 45%
RUSSIA 32% (più un 48% di incerti)
Infine interessanti i risultati riguardanti gli italiani:
il 14% combatterebbe, uno dei dati più bassi al mondo;
L’8% non sa;
E poi c’è il 78% che si rifiuterebbe di combatterebbe: è il dato più alto al mondo in assoluto (in Giappone per esempio solo il 9% combatterebbe ma c’è un 41% di incerti).
Insomma, gli italiani sono in assoluto il popolo meno disposto a combattere una guerra anche se per il proprio paese, come chiedeva la domanda del sondaggio.
Tutto questo dovrebbe far riflettere i politici italiani ed europei che stanno facendo l’esatto contrario, aumentando in modo sconsiderato le spese militari, di quando vorrebbero i cittadini italiani ed europei.