Quella che conosciamo come la guerra in Ucraina degli ultimi tre anni l’hanno voluta e provocata, anche se la maggior parte degli organi d’informazione o disinformazione non lo hanno mai detto, i vari governi degli Stati Uniti. Tutto parte da molto lontano, dall’amministrazione Clinton probabilmente, diventa sempre più concreta con l’espansione NATO verso est, il colpo di stato statunitense in Ucraina del Maidan nel 2014, le successive devastazioni e uccisioni di russofoni in Donbass e poi la guerra vera e propria degli ultimi tre anni.
Tutto questo è stato un processo in cui gli USA scavalcano l’Europa completamente cercando sempre di contrastare il libero commercio tra l’Unione europea e la Russia.
L’obiettivo degli USA è sempre stato rompere la connessione oriente/occidente come con la via della seta che arrivava fino in Portogallo. Altro obiettivo statunitense era quello di distruggere il progetto europeo, l’economia della Germania, l’Euro visto come un possibile concorrente del dollaro negli scambi internazionali, riportando l’Europa alla condizione di vassallo come era stata stabilita con la fine della II guerra mondiale. Gli statunitensi volevano nei loro piani originari far crollare la Russia, fare in modo che nascessero dalla federazione Russa più stati separati per controllarli facilmente anche attraverso le cosidette “rivoluzioni arancioni” e arrivare direttamente allo sfruttamento delle immense risorse naturali. Questo finora non si è verificato. Oggi, quindi, gli statunitensi vogliono che l’Ucraina e nemmeno l’EU partecipino alle trattative di pace, questo per prendersi il più possibile le risorse minerarie dell’Ucraina, senza che il popolo ucraino possa fare e dire nulla, anche se è la negazione totale di ogni principio democratico.
Insomma l’applicazione della vera definizione del capitalismo neoliberista: depredante sempre e tutto il possibile.
Il governo degli Stati Uniti d’America, sia esso a guida repubblicana o democratica, cerca sempre, anche solo destabilizzando le varie aree del mondo, di fare in modo che le varie nazioni non si organizzino per creare circuiti alternativi al Sacro Graal, il dollaro che trasforma i debiti fuori controllo degli Usa in risorsa.
Gli euromissili, di nuovo, annunciati servono a ribadire questa politica e far star su il nuovo muro eretto tra oriente e occidente.
Trump dunque continua la politica di sempre degli USA con altri mezzi, non c’è da stare tranquilli per niente, anche perché ora si passerà in maniera più drastica, senza scuse di “esportazioni di democrazia” con i bombardamenti, alla fase spolpamento totale di ogni risorsa. Oggi Trump ha il suo capro espiatorio e il buon Zelensky è la figura giusta da sacrificare sull’altare, ha le sue belle responsabilità e gravi colpe ovviamente. Zelensky si è infilato in un gioco pericolosissimo, non si capisce bene sperando in cosa, portando il suo popolo al massacro e il paese a grande devastazione e, molto probabilmente, a essere smembrato tra i vincitori economici e territoriali. Ma in realtà era tutto stato organizzato, pianificato, dai vari governi a stelle e strisce.
l’Unione Europa e Italia non hanno fatto una bella figura, nemmeno il sistema informativo e la reale forza della democrazia, che non ha tenuto conto del pensiero della maggioranza dei cittadini europei favorevoli a negoziati e non alla guerra. Al momento non si vede nessun segnale di reazione a questo progetto antidemocratico di asservimento totale. Non si vede e non si percepisce nessun cambiamento di rotta nelle politiche economiche e sociali si pensa solo ad aumentare senza nessuna necessità le spese militari.
Ormai gli USA stanno pensando solo a politiche di puro dominio e non dominio/egemonia come è stato per una lunga fase. Ma d’informare di queste cose l’opinione pubblica italiana e europea non sembra occuparsene nessuno.