In Iran le ragazze si tagliano i capelli in segno di protesta, si ribellano e marciano per le strade, nelle piazze e in ogni luogo del loro paese, senza velo (il russarì) e lo sventolano come simbolo della loro apartheid di genere e della loro prigionia.
Le disparità di genere costituiscono ancor oggi uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà nel mondo. Questo perché leggi e regole sociali, come è nel caso dell’Iran, spesso sfavoriscono le ragazze e le donne, impedendo loro l’accesso alla sanità, all’istruzione, alle posizioni decisionali, ad un lavoro dignitoso e alle risorse economiche.
La parità di genere è diritto umano fondamentale e condizione necessaria per un mondo prospero.
Garantire alle donne parità di accesso ed uguaglianza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà sviluppo sostenibile di cui beneficerà la società e l’umanità intera.