Assicurazione, targa, frecce e casco obbligatori per le bici e togliere il superbollo per le auto di grande cilindrata, così pensa il ministro Salvini .
A chi giova tutto ciò?
Non certo alle nostre Città, al nostro Ambiente e alla nostra salute visto che tali misure potrebbero disincentivare l’uso della bici come mezzo di spostamento ecologico a vantaggio, invece, dei mezzi fossili.
Di certo non è nemmeno una battaglia a difesa della sicurezza dei ciclisti, sarebbe come dire ad una “vittima” di un “bullo” di non denunciare o di non intervenire sul bullo stesso ma muoversi con una corazza per evitare le angherie e i ceffoni.
Se si vuole parlare di sicurezza stradale bisogna intervenire sui limiti di velocità con zone “30” , con interventi strutturali che migliorino la viabilità per tutti e che fanno capire che un autista distratto o un autista che si sente un pilota potrebbe distruggere la vita di altri.
Altra cosa, invece, volere rendere i nostri spostamenti in bici più sicuri da altri rischi come un caduta accidentale , facendo capire come il casco può essere utile magari regalandolo nelle scuole.
Il casco ad esempio per me è un accessorio che fa parte delle mie uscite in bici senza il quale mi sento quasi “nudo”.