Le immagini del Terremoto che ha devastato sia la Turchia che la Siria sono ancora davanti ai nostri occhi. Arrivano notizie di fonte Onu che i morti sono molti, ma molti di più di quelli che vengono ufficialmente censiti.
Ambiente
>> di VKN
Il bilancio dell’anno che sta per concludersi per la battaglia a favore dell’ambiente è fondamentalmente negativo sebbene con qualche luce, come la legge sul biologico, che fa ben sperare per il 2023.
L’Italia ha la grande necessità di ridurre le disuguaglianze, disuguaglianze che sono venute crescendo nella società e sul territorio, spinte dalle logiche non regolate del mercato e dal succedersi delle cosiddette “emergenze” più o meno reali
In Lombardia si sta realizzando una coalizione che comprende Pd, M5s e Alleanza Verdi-Sinistra per costruire un governo alternativo alla destra in una Regione complessa e difficile, dopo gli anni disastrosi del Governo Fontana
» VKN
Il sindaco della capitale, Roberto Gualtieri, annuncia che l’inceneritore per Roma sarà pronto entro il 2025.
Il sindaco ha anche ribadito che il nuovo piano di gestione rifiuti sarà approvato entro la fine di Luglio e le dimensioni dell’inceneritore saranno parametrate al raggiungimento degli obiettivi europei di raccolta differenziata, riciclo e riduzione, senza nessun ulteriore sovradimensionamento.
In ogni caso, ha affermato Gualtieri, sarà comunque necessaria una discarica di servizio con un disvalore di circa il 5% contro il 35% attuale.
Ma è a questo punto che nascono le domande attualmente senza risposta: dove verrà costruito l’impianto? Come verrà raffreddato? Dove sarà collocata la discarica per il conferimento delle ceneri, rifiuto speciale che l’inceneritore produce con il suo ciclo di lavorazione? Chi pagherà l’acquisto dei crediti per compensare le emissioni clima alteranti prodotte dall’inceneritore che, a partire dal 2026, saranno tassate dall’unione Europea?
Sarebbe stato meglio che i cittadini fossero stati investiti prima della scelta, chiedendo loro di decidere sul tema.
Evidentemente si teme l’opinione della cittadinanza ma, in democrazia, anche quando esprime una voce di dissenso vi è arricchimento fosse solo per meglio ponderare i problemi ed approntare soluzioni meditate anziché rattoppi dell’ultimo momento.
Certamente la dimensione di Roma per popolazione e per territorio richiede una particolare e maggiore attenzione, rispetto alla norma, nella predisposizione del piano di raccolta differenziata, ma è proprio per questo che si predispongono dei piani!
La popolazione occidentale acquista infatti sempre più spesso cibi confezionati, predilige imballaggi e contenitori di plastica per qualsiasi tipologia di prodotto e richiede una varietà sempre più ampia di prodotti industriali, sia che si tratti di beni di consumo durevoli (come televisori, cellulari, frigoriferi, veicoli) che di articoli “usa e getta”.
Tra i Paesi dell’Europa occidentale è l’Italia quello che ricorre, più degli altri, all’uso delle discariche a cielo aperto; per citarne una, si pensi alla mega discarica di Malagrotta dove venivano stoccati i rifiuti indifferenziati di Roma.
Ma a questo punto cosa fare?
Magari prima di dare il via alla realizzazione di un termovalorizzatore per la capitale si poteva iniziare dall’approntare un valido sistema di raccolta differenziata perché l’affermazione che a Roma è impossibile fare differenziata è la negazione del concetto di società e di vivere civile, oltre che a dir poco offensivo per i romani ritenuti incapaci di comportamenti ormai abituali per tutti gli italiani che vivono in provincia.
Certamente la dimensione di Roma per popolazione e per territorio avrebbe richiesto maggiore attenzione nella predisposizione del piano di raccolta differenziata, ma è per questo che si predispongono dei piani!
Se vogliamo proteggere la nostra salute e preservare la natura, dobbiamo agire per cercare di limitare il più possibile il problema dei rifiuti, mettendo in atto però le scelte più ecologiche possibili, quale non è certo la realizzazione di un termovalorizzatore.
I cittadini opportunamente sensibilizzati ed informati saranno chiamati a fare una buona raccolta differenziata, ricordandoci che sono tantissimi i materiali che possono essere riutilizzati e riciclati più volte.
I costi economici per lo Stato e la qualità della vita per le persone ne gioverebbero!
Nel momento in cui ci preoccupiamo dei rialzi del carburante, in un sistema che si basa ancora prevalentemente sulle fonti fossili, qualcosa sta per muoversi.
C’è un altro “carburante” più pulito e più limpido che da anni è oggetto di “interessi” e “speculazione” da parte dei gruppi finanziari, è l’ACQUA.
L’anno che si sta concludendo non ha certamente rappresentato la svolta tanto attesa in termini di lotta all’inquinamento e di tutela dell’ambiente.
I fatti di cronaca di questi ultimi mesi misurano anche nel nostro paese gli effetti della crisi climatica e ambientale; incendi, innalzamento delle temperature medie, alluvioni, siccità hanno sempre la stessa matrice: lo sconvolgimento del clima e la distruzione degli ecosistemi naturali.
Cortese ministro , quello in foto è un esempio tipico di “radical chic ecologista”, spesso evoluzione dei “radical chic comunisti”.
Si, per circa 20 anni, ho difeso il giardino di casa, perché è un giardino talmente grande che al suo interno ci sono valli, fiumi, montagne e distese di cielo e tanta biodiversità.
Lo ho difeso, perché mentre qualcuno prometteva che un “certo tipo di sviluppo” avrebbe portato “benessere”, al contrario, ho visto morire e ammalarsi persone, a volte, molto giovani, scomparire corsi d’acqua, l’orizzonte coperto completamente da “polveri grigie”, però pensandoci bene, quelli che proponevano il “benessere” non proponevano la “felicità”.
Aggiunga pure che sono uno di quei “radical chic” che se può preferisce la bici all’auto e che da anni non mangia carne, proprio una delle specie più pericolose per il “clima”.
Grazie a lei, scopro che la crisi climatica è in gran parte colpa mia, perché in questi anni mi sono preso cura del “mio giardino” in nome della collettività, mentre i “nuovi pionieri”del “benessere” vogliono far passare gli inceneritori e le trivelle come “economia circolare” per lo più per i propri profitti.
Pensare, che ho anche sempre creduto che difendere il ” mio giardino ” sarebbe stato utile anche per fermare le ecomafie nei territori…
Certo, però, una cosa non l’ ho capita, cosa è questa roba della transizione ecologica, mi pare più una trovata di “branding”.
Provo a spiegarmi, come fanno gli alberi o le montagne a transitare ecologicamente e dove?
Ministro se vuole mi chiami pure Panda o se preferisce Orso marsicano, quello che vaga sui Monti Ernici in attesa di un Parco Naturale , mentre a Valle non si riempie di cinghiali ma di mega impianti di trattamento di rifiuti che hanno poco di “transizione ecologica” ma più di “greenwashing”
Nella nostra Costituzione l’articolo 9 suona così:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E IL DISSESTO IDROGEOLOGICO FLAGELLANO IL TERRITORIO PERSINO IN GERMANIA E IN BELGIO
Con il cambiamento climatico non si scherza. Adesso, ahimè, è toccato tragicamente persino alla Germania e al Belgio. Nessun Paese può pensare di sfuggire inoltre ai problemi serissimi del dissesto idrogeologico.
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