Che a sinistra si fosse a disagio nel giudizio sul candidato “male minore” nelle presidenziali USA è comprensibile: non lo è altrettanto gioire, come avviene qua e là, per la vittoria di Trump. Ritenere che la prospettiva che si apre possa essere più favorevole è un’illusione pericolosa, perché il solco in cui si muoverà è in gran parte tracciato: la maggiore differenza sta
Politica
Ecco una possibile risposta, che credo possa essere semplice e essenziale: I cosiddetti progressisti liberal americani hanno creduto che bastasse circondarsi di star, sorrisi e glamour, che fosse sufficiente sentirsi più cool, più intelligenti, meno populisti, più giusti, a parole, dell’avversario. Senza comprendere che il paese reale è fatto di persone pervase da problemi
LA LEZIONE AMERICANA: TRUMP E IL POPULISMO IN AUGE, CRISI DELLE DEMOCRAZIE E DELLA SINISTRA DI QUALSIASI TENDENZA
La “lezione americana” è arrivata. Feroce e implacabile. Trump vince, anzi stravince. La Harris perde, purtroppo straperde. Trump è senz’altro la punta avanzata del populismo e del sovranismo di estrema destra. Nella sua vittoria ci sono tutti gli ingredienti di un modo di pensare e di agire che anche in Europa fa capolino da anni e che Paese dopo Paese conquista
LA FALSA SINISTRA DEMOCRATICA STATUNITENSE GUERRAFONDAIA PERDE LE ELEZIONI
Nelle elezioni presidenziali USA, probabilmente più che vincere Trump le ha perso Harris, finanziata dai grandi gruppi capitalistici e finanziari, una vera e propria pseudo sinistra guerrafondaia e tollerante con il genocidio dei palestinesi portato avanti da Israele. Il partito democratico statunitense, che sta sempre dalla parte dei ricchi e potenti e finge progressismo,
AHOU DARYAIE TI AMMIRO PERCHÉ LA DIGNITÀ DELL’ESSERE UMANO NON HA PREZZO
Ahou Daryaie ti ammiro perché ci hai fatto comprendere ancora una volta che la dignità dell’essere umano non ha prezzo. Una donna così è da ammirare e perché no da amare. Ha messo in gioco la sua vita per non perdere la sua dignità. Ahou
In Italia registriamo una vergognosa irrefrenabile corsa al riarmo senza precedenti, nel 2025 il costo per l’Italia sale a 32 miliardi di euro.
Nell’incredibile e totale silenzio dei media mainstream, l’Italia si sta armando come non aveva mai fatto prima, nemmeno con la dittatura. Purtroppo non si tratta di esagerazioni ma della realtà effettiva, infatti basta guardare e analizzare la Legge di Bilancio come è stata condotta dall’Osservatorio Milex sulle spese militari italiane.
Importantissima osservazione dello storico Emmanuel Todd, che mi sembra molto efficace e, inoltre, rispondente alla realtà: “… la minoranza meglio protetta nel mondo occidentale è quella dei ricchi, a prescindere che essi rappresentino l’1 o lo 0,01 per cento. In Russia, invece, non sono protetti … gli oligarchi, perciò le nostre democrazie liberali stanno diventando delle
I democratici si stanno preoccupando perché a quanto pare molti degli elettori appartenenti alle classi sociali popolari non avrebbero molta simpatia per Kamala Harris, nonostante gli sforzi che sta facendo Obama e tutto l’apparato di partito democratico per convincerli a votarla.
In molti ritengono aprioristicamente e senza accettare critiche o osservazioni che tutte le democrazie occidentali siano una civiltà moralmente e civilmente superiore alla Russia o all’Iran. Tutto questo mentre è in corso un vero e proprio
Con la creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, nel 1945, nella Carta dell’ONU non solo è vietato l’uso unilaterale della forza armata, e quindi la guerra, ma anche la semplice minaccia dell’uso della forza (art. 2.4), ad eccezione delle azioni collettive militari intraprese solo ed esclusivamente dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dell’esercizio della legittima difesa individuale e collettiva da parte degli Stati aggrediti. I singoli Stati sono così assolutamente privati dello ius ad bellum.