La contrattazione collettiva deve dare maggior valore ai diritti dei lavoratori ma a volte capita che alcuni contratti o accordi non derogano al meglio ma al peggio rispetto alla legge, ad esempio, nell’abuso della somministrazione al lavoro o nell’uso dei contratti a progetto che non sono scomparsi.
Politica
Anche quest’anno arriva l’8 Marzo con la Festa della donna a ricordarci le conquiste sociali, politiche ed economiche che le donne hanno faticosamente raggiunto. Ma l’8 marzo ancor oggi non può essere una data di festeggiamenti perché tanto bisogna ancora fare. Le donne, infatti, hanno lottato e continuano a lottare per l’uguaglianza e per l’eliminazione delle barriere e delle discriminazioni che ancora esistono.
Il 20 febbraio si celebra la giornata mondiale della giustizia sociale, un principio fondamentale per la coesistenza pacifica e prosperità fra i popoli della terra.
Il nostro paese non ha tratto nessun insegnamento dalla pandemia e continua a tagliare i fondi destinati
alla sanità. Se raffrontiamo le risorse destinate dal nostro governo alla sanità con quelle di altri paesi
europei, emerge che esse sono veramente esigue.
Per le elezioni regionali del prossimo 12 febbraio i giochi sono fatti. Rien ne va plus, la parola spetta ora agli elettori. Nel Lazio, niente “campo largo”: rispetto allo schema delle politiche, si ritrovano abbracciati PD e Azione-IV mentre dal PD si sgancia Sinistra Italiana, che va con i Cinquestelle. E sembra inevitabile il bis delle politiche per la coalizione di destra. Ma non tutto è così scontato.
TOCCATA E FUGA SULLA POLTICA REGIONALE FRA IDEE, PROGRAMMI E GATTOPARDI
Concluso il rinnovo del Parlamento, anche in Molise si torna a discutere di elezioni regionali, a dire il vero non si è mai interrotto il discorso, quello delle politiche era ormai un risultato conosciuto e atteso, mentre quello regionale è un rebus a cui bisogna dare soluzione attraverso le dichiarazioni e i posizionamenti dei singoli attori politici
L’autonomia differenziata – ovvero la devoluzione alle regioni a statuto ordinario delle funzioni indicate agli artt. 116 e 117 cost. – discende dalla riforma del Titolo V della Costituzione, approvata con legge costituzionale 3/2001, introdotta sull’assioma socio-politico che avvicinare i decisori politici ai cittadini migliora lo scambio informativo dal basso verso l’alto ed il controllo delle comunità locali sull’operato delle istituzioni pubbliche; in una parola, migliora la democrazia.
LA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO E’, INNANZITUTTO, LOTTA ALLE MULTINAZIONALI
Il vertice sul clima che si è da poco concluso a Sharm el-Sheikh ha previsto un fondo per le perdite e i danni, ma non è riuscito a concordare un’azione più ambiziosa sulla riduzione delle emissioni climalteranti poiché il documento adottato manca dell’impegno concreto per un’uscita sicura e sostenibile dai combustibili fossili .
Un tema molto sentito in Italia è quello del riassetto degli enti territoriali intermedi che puntualmente torna quale argomento di discussione politica.
Anche la nuova maggioranza parlamentare pare volersi occupare della materia a cominciare dalla controversa riforma delle provincie. A riguardo si è già espressa la Corte Costituzionale che nel 2021 ricordava al Parlamento che “le Province sono nell’elenco degli enti costitutivi della Repubblica.
Chiunque farà dell’inceneritore di Roma una bandiera del proprio programma elettorale alle prossime regionali non solo definisce un’alleanza politica, ma definisce una visione di gestione del territorio “sbrigativa”, “pericolosa”, “costosa” e “inefficace”.
Dovrebbe far riflettere che oltre il sindaco di Roma, se ne faccia promotore anche il candidato presidente in pectore alle elezioni regionali del PD, visto il suo ruolo di assessore alla sanità dovrebbe avere maggiore sensibilità, proprio perché nel Lazio gli effetti negativi sulla salute degli inceneritori accesi e di quelli finalmente spenti sono evidenti.
Il faro in materia ambientale non può essere la combustione dei rifiuti ma lo sviluppo della bioeconomia sostenibile, oggi, solo il 2 per cento dei materiali biodegradabili ritorna nei nostri terreni, il resto in discarica o incenerito.
Ripartire dai tessuti industriali virtuosi che investono in ricerca per non produrre più rifiuto ma processi per ridare vita ai sottoprodotti fino a riportarli biologicamente nei suoli, così da alimentare sana e nuova occupazione.
E questo discorso e ancora più sensato nella gestione di una Città popolosa come Roma.