La verità è che le discriminazioni per chi nasce povero, in Italia, sono infinite.
I poveri vengono discriminati dalla nascita e per tutta la vita.
Chi ha avuto la fortuna di non essere povero non potrà mai capire, non può capire. La discriminazione ha mille volti e si manifesta in ancor più modi.
Anche se negli studi dimostri di valere, ti mettono in difficoltà in modo anche subdolo.
Verificate quante persone di umile origine, riescono a vincere il concorso di dottorato di ricerca in Italia. Sicuramente il rdc non sarà perfetto, sicuramente ci sono abusi e tantissime problematiche, ma di certo è uno strumento per aiutare chi ha maggiore bisogno nella nostra società.
Dare i soldi ai ricchi imprenditori, credo sia verificato, non comporta automaticamente assunzioni, migliori condizioni di lavoro, utilizzo di tecnologie avanzate. Spesso gli imprenditori, che fanno i loro interessi, appena possono delocalizzano e vanno a fare i loro “guadagni” dove più conviene.
Ritengo che sia educativo e utile, per le persone che possono, legare il rdc a lavori pubblici di utilità collettiva.
Nel new deal, dal 1933 negli Stati Uniti, milioni di persone ebbero dallo stato un reddito che permise loro di vivere dignitosamente e , così, l’economia ricomincio a crescere, tanto che divennero la prima economia del mondo.
Quindi con un programma statalista, per dirla tutta anche socialista, i liberali, oggi superliberisti, Stati Uniti divennero economicamente, e non solo economicamente, egemoni nel mondo.