CHI NASCE POVERO

di Michele BLANCO

La verità è che le discriminazioni per chi nasce povero, in Italia, sono infinite.

I poveri vengono discriminati dalla nascita e per tutta la vita.

Chi ha avuto la fortuna di non essere povero non potrà mai capire, non può capire. La discriminazione ha mille volti e si manifesta in ancor più modi.

Anche se negli studi dimostri di valere, ti mettono in difficoltà in modo anche subdolo.

Verificate quante persone di umile origine, riescono a vincere il concorso di dottorato di ricerca in Italia. Sicuramente il rdc non sarà perfetto, sicuramente ci sono abusi e tantissime problematiche, ma di certo è uno strumento per aiutare chi ha maggiore bisogno nella nostra società.

Dare i soldi ai ricchi imprenditori, credo sia verificato, non comporta automaticamente assunzioni, migliori condizioni di lavoro, utilizzo di tecnologie avanzate. Spesso gli imprenditori, che fanno i loro interessi, appena possono delocalizzano e vanno a fare i loro “guadagni” dove più conviene.

Ritengo che sia educativo e utile, per le persone che possono, legare il rdc a lavori pubblici di utilità collettiva.

Nel new deal, dal 1933 negli Stati Uniti, milioni di persone ebbero dallo stato un reddito che permise loro di vivere dignitosamente e , così, l’economia ricomincio a crescere, tanto che divennero la prima economia del mondo.

Quindi con un programma statalista, per dirla tutta anche socialista, i liberali, oggi superliberisti, Stati Uniti divennero economicamente, e non solo economicamente, egemoni nel mondo.

Autore

  • Michele BLANCO. Dottore di ricerca in “Diritti dell’uomo e Diritti fondamentali. Teorie, etiche e simboliche della cittadinanza” presso la facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli. Tra i suoi saggi più rilevanti si ricordano: “La vera ragione dei diritti umani e la democrazia partecipativa come premessa al reciproco riconoscimento tra i popoli” (2006), “Democrazia deliberativa ed opinione pubblica emancipata” (2008), “Cosmopolitismo e diritti fondamentali” (2008), “Diritti e diseguaglianze. La crisi dello stato nazionale e al contempo dello stato sociale” (2017), “Nota critica a Thomas Piketty, Capitale e ideologia” (2021) “Nota critica a Katharina Pistor , Il codice del capitale. Come il diritto crea ricchezza e disuguaglianza”, 2021. “Recensione critica a Thomas Piketty, Una breve storia dell’uguaglianza”  2021.

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