Il 2 giugno è la Festa della Repubblica. È la Festa della Liberazione scolpita nei valori della Costituzione.
Una festa che vuole dare una radice solida alla nostra democrazia ma anche essere una bussola per
guidare il cammino delle nuove generazioni.
Oggi in tutto il mondo le nostre Ambasciate e Rappresentanze diplomatiche aprono le porte per
festeggiare con gli italiani sparsi nel mondo.
Quest’anno ho deciso di celebrare, insieme all’INSFO-ROE, che ha voluto condividere sin dall’inizio
questo impegno, una Festa della Repubblica particolare, la Festa della Prossimità. Dove? In Ucraina, a
Odessa, la città che è diventata la nuova Vienna, perché porta d’incontro tra culture e ispirazioni religiose,
oggi drammaticamente a rischio e domani sicuramente proiettata nel futuro.
Odessa è una città con una forte identità italiana, una comunità che deve fare del dialogo e della ricerca
della Pace la sua migliore e più grande energia.
La Prossimità a Odessa l’ho vissuta con i bambini senza più genitori, i bambini vittime di guerra, che ci
hanno offerto il “Pane dell’accoglienza”, per la Giornata dell’infanzia, che l’Ucraina a maggior ragione in
questo tragico momento ha voluto mantenere.