IL BRICS SI ALLARGA NEL SEGNO DELLA COOPERAZIONE FRA IL SUD DEL MONDO

di REDAZIONE

A Johannesburg i BRICS hanno annunciato l’ingresso di altri sei paesi: Argentina, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Iran, Egitto ed Etiopia: si tratta del 35% del Pil mondiale, del 46% della popolazione del pianeta ed il 42% del petrolio del mondo

Il vertice dei BRICS viene raccontato dai mass media come la sfida per l’egemonia globale in corso tra autocrazie e democrazie, con il sud del mondo a fare da ago della bilancia o preda nel mezzo. Si tratta di una rappresentazione volutamente caricaturale che nega la gestione economica, finanziaria e militare del mondo fatta dagli USA dalla fine della guerra in modo totalmente arbitrario. Il mondo unipolare degli Stati Uniti d’America ha conosciuto guerre ingiuste, speculazioni finanziarie ed economie nazionali distrutte. Oggi il dominio unipolare USA viene messo in discussione dai BRICS; si tratta di un fatto positivo (o comunque tale potrebbe essere foriero di conseguenze positive) perché l’umanità ha bisogno di un mondo multipolare, fondato sulla cooperazione, sull’eguaglianza e sulla pace. Oggi non esistono Stati modello nel mondo, né si chiede di scegliere tra la Cina e gli Stati Uniti. Si tratta di scegliere la via della pace e della cooperazione tra le nazioni e di favorire e appoggiare tutte le scelte che portano alla pace e alla cooperazione mondiale. Il superamento del dominio unipolare del mondo da parte degli Stati Uniti è una condizione indispensabile per superare le diseguaglianze attuali, l’assenza di democrazia attuale e il rischio di terza guerra mondiale. Che ben vengano le iniziative dei Brics o di altri paesi che vorranno inaugurare forme di cooperazione!

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