MERITOCRAZIE ED EGUAGLIANZA

di Vincenzo NOTARANGELO

L’idea di meritocrazia è iniqua, utile a giustificare la crescente disuguaglianza economica e sociale secondo il ragionamento che chi è in alto nella piramide sociale se lo è meritato con l’impegno ed il duro lavoro, chi sta in basso deve biasimare soltanto sé stesso per non fatto altrettanto.

Il cosiddetto “ascensore sociale” è più una finzione che un fatto reale.

La meritocrazia se formalmente apre tutte le carriere al talento dei singoli, non prende in considerazione le disuguaglianze socio-culturali (essenzialmente ricevute dalla situazione familiare, culturale e/o territoriale) che determinano le situazioni di partenza in cui si trovano gli individui.

L’eguaglianza invece, a partire da tale constatazione, cerca di sterilizzare queste condizioni attraverso “eguali opportunità”  in modo da garantire una parità nelle condizioni di partenza della vita.

Insomma l’eguaglianza va a braccetto con il merito, ma non con la meritocrazia!

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