Un anno fa, a Marzo, la prima Missione umanitaria. Allora aprimmo un canale nuovo per far giungere gli
aiuti a una parte dell’Ucraina allora trascurata. Adesso si ritorna con più impegno e progettualità.
Odessa, la città che ha un ruolo geopolitico strategico delicato, tanto che è tra gli obiettivi di Putin.
Odessa, città del futuro, del dialogo
e degli incontri di culture ed economie, come lo è stata Vienna nei
secoli scorsi. Odessa, la città molto italiana nella sua architettura, nelle sue attività artigianali e culturali,
tanto che in questa comunità fu concepita la famosissima “O sole mio”.
Odessa, la città che oggi soffre ma che non si rassegna e resiste.
Anche questa volta la Missione è promossa dall’INSFO-ROE, organizzazioni di Protezione Civile,
guidate dal Presidente, Gianni Cicchetti Marchegiani. È giunto con noi un TIR di materiale sanitario,
un’ambulanza moderna e attrezzata e alcuni generatori di corrente elettrica.
Sono previsti diversi incontri per sostenere l’attenzione in loco ai bambini orfani, con disabilità e non
accompagnati, e ad altre emergenze sociali e sanitarie che verrano evidenziate dalle autorità locali.
Il 2 Giugno è la festa della Repubblica. Dobbiamo ripensare, riprogettare e rilanciare la dimensione
sociale della nostra democrazia. Quest’anno la vivrò a Odessa, perché la Prossimità Sociale non ha
confini. La Prossimità Sociale deve diventare elemento costitutivo della nuova Europa, verso la meta
degli Stati Uniti d’Europa.