NON C’È PRESENTE NÉ FUTURO CANCELLANDO IL PASSATO

di Pasquale DI LENA

Senza un passato non c’è presente e, meno che mai, futuro. Come volere avere un frutto da una pianta che è stata estirpata e pretendere di poterlo raccontare a chi non lo potrà mai avere, vedere, degustare. Il consumismo quale unico e solo obiettivo di un sistema predatorio e distruttivo, qual è il neoliberismo|sta, riguarda anche, se non soprattutto, il tempo.

Cancellare il passato è come voler togliere a una casa le fondamenta, il presente, e pretendere che resti in piedi anche per il futuro. Un problema che riguarda tutti, i giovani in particolare, che, non a caso, sono quelli che il tempo lo sprecano in mancanza di prospettive. Il consumismo, si diceva, quale conseguenza di un sistema che non ha il senso del limite e del finito.

Sto pensando a Berlinguer e al suo invito all’austerità, chiave, prim’ancora che prassi, per analizzare la novità di un sistema, allora agli inizi, che è oggi la causa della situazione prima descritta e delle conseguenze che stanno mettendo a rischio l’esistenza di un mondo intero per colpa di un consumismo che è causa dell’impazzimento del clima e dei disastri da esso prodotti; delle guerre e dei conflitti in atto; dell’allargamento della forbice delle disuguaglianze nel tempo in cui il denaro non è più mezzo, ma fine.

La sinistra, quando la politica aveva ancora un significato, non ha capito e fatta propria quella straordinaria intuizione di un vate prim’ancora che grande capo politico, perdendo, così, l’occasione di analizzare bene il sistema, appena avviato, che poi è diventato la causa di tutti gli effetti sociali, economici e politici che, negli ultimi cinquant’anni hanno caratterizzato la nascita e crescita della globalizzazione e, con essa, lo strapotere della finanza (banche e multinazionali). Le conseguenze di un’Italia sempre più stravolta nelle mani di sprovveduti, con una sinistra che – come sopra veniva detto – non avendo colto l’opportunità offerta da Berlinguer con l’annuncio dell’austerità, cioè il non consumismo, non ha mai messo in discussione il sistema neoliberista. Un sistema che si è appropriato della politica, anche se non la usa trovando più facile e produttivo il denaro, che domina sempre più dando alla sua dittatura un significato peggiore di quella espressa dal fascismo nei suoi venti anni di sangue e di morte, di galere e di guerre.

Per me essere di sinistra oggi vuol dire lottare con chi è partigiano del clima e, come tale, contro chi ha messo in crisi il clima. Vuol dire lottare con chi vuole la pace, contro i criminali di guerra, a partire da chi le dichiara e le finanzia; da chi produce le armi e le commercializza. Vuol dire lottare con chi difende il territorio, il grande tesoro di valori e di risorse, a partire dal cibo atto agricolo e della pesca, del bosco e dei pascoli.

Per me essere di sinistra vuol dire sognare con chi ha voglia di un domani di uguaglianza e non disuguaglianza, giustizia, libertà, pace …

Autore

  • Nato a Larino. Nel 1964 arriva a Firenze dove si laurea in agraria e vive intensa attività politica e sindacale fino al 1982, quando, vincitore di concorso, diventa Segr. Gen. Ente Vini-Enoteca Italiana Siena, fino al 2004. Promotore vini in Italia e nel mondo, collabora con quotidiani e periodici ( Premio “Vini di Toscana”). Organizza nascita Associazioni: Città del vino; Enoteche pubbliche; Donne del Vino; Giovani del vino; Movimento turismo vino, Forum vino, Palazzo Vini Firenze; relatore incontri naz.li e internaz.li. Promotore Vino e turismo, Vino e Giovani, Vino è, Vigne storiche, Città dell’Olio, MolisExtra, Maratona del gusto e delle Bellezze d'Italia.. Ha collaborato con Mipaaf, Ice, Regioni, enti istituzioni. Ultimamente con la Fidal. Membro Comitato Vini a d.o.. c. Vite e Vino, Acc.Olivo e Olio. Fondatore Città del Vino e Città dell'Olio. Socio on. Stampa estera. Pandolea, Ais, Onav, Aspi, Foodblogger.. Poeta, scrittore. Più volte eletto cons. comunale (Larino) e regionale (Molise).Dir. Az. Agr. Di Vaira. Premio Molise Agricoltura, Già Pres. C. T. S. Biodistretto Laghi Frentani. Fra i suoi interessi maggiori, sicuramente la tutela del territorio con i suoi valori e le sue risorse, la politica e la cultura, apprezza la musica classica ma anche la musica napoletane ed italiana.

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