>> Annamaria Giovanna Di Stasio
Chi è il cieco? Per molti il cieco è una sorta di furbastro che cerca di frodare lo Stato ed i cittadini con i “privilegi” pensionistici e di diritti quali la priorità nelle file di certi Uffici, sui mezzi pubblici, posti auto riservati.
Durante le sedute di Commissione può capitare di assistere a Medici che chiedono al disabile di leggere la bilancia su cui si poggiano o che tentennano sulla valutazione del visus in un ipovedente: quasi decimista? Ventesimista? Cinquantesimista? come se ciò potesse influire sulla qualità della vita del soggetto in questione. Niente di tutto questo.
Il Medico, in quel momento, riveste il ruolo di ragioniere. Ma l’umiliazione e la sconfitta morale dell’esaminando la vogliamo considerare? Un ipovedente non è né vedente, né cieco.
Dunque, cos’è? È un soggetto che non può guidare perché arreca danni ad altri ma può girare da solo perché vedente. Ma se viene investito? Di chi è colpa? Il cieco veste bene, preleva al bancomat da solo, gioca a carte, esce da solo per andare al lavoro e, dunque, può essere indagato come falso cieco.
Io noto tanta ignoranza e, peggio, indifferenza sul tema della disabilità sensoriale visiva.
Probabilmente non vengono considerati il lavoro di tanti volontari e lo sforzo dei soggetti disabili per rendersi il più possibile autonomi in modo da non chiedere sempre agli altri, con dignità. Esistono tanti ausili che possono facilitare la vita ad un cieco; esistono le carte da gioco con la scritta in Braille in modo tale che egli possa giocare con i normodotati; esistono elettrodomestici parlanti che gli permettono di cucinare, lavare i panni, vestirsi correttamente come tutti ed esistono i ragazzi del servizio civile di grande supporto. Ci sono, però, moltissime zone carenti di punti di aggregazione per i ciechi e mancanti del servizio offerto di accompagno. In quel caso il rischio di isolamento, di depressione e di abbandono a se stessi è alto.
Il Molise è un territorio difficile e le Istituzioni dovrebbero essere presenti.
A proposito, i ciechi sono lavoratori contribuenti.
